Torna il «Teatro delle donne» con una nuova stagione al Manzoni di Calenzano (FI) con spettacoli attenti all’attualità e al sociale , coraggiosa nel puntare molto sulla nuova drammaturgia, ma anche nelle scelte produttive.
«In un momento in cui le istituzioni, anche quelle pubbliche, si assumono pochissimo il rischio di produrre nuovi spettacoli — spiega la direttrice artistica, Maria Cristina Ghelli — abbiamo scelto di provarci, rinunciando magari a qualche ospitalità, ma facendo nascere lavori nuovi».
Il Teatro delle donne, insomma, ha scelto di provarci e di farlo quest’anno alla grande, con uno spettacolo come “Norma’44” di Dacia Maraini (nella foto) impegnativo anche dal punto di vista dell’allestimento scenico.
«Uno spettacolo con attrici che sanno anche cantare arie liriche — precisa la Ghelli — e con una scenografia molto ricca, come oggi in pochi osano fare». Lo spettacolo, dopo la prima al Goldoni di Livorno è stato presentato a Calenzano come assaggio di stagione.
Giovedì prossimo lo stesso regista di «Norma ‘44», Stefano Massini, presenterà qui l’anteprima del suo nuovo lavoro che conclude la trilogia contro la pena di morte, cominciata con il monologo «Prima dell’alba» interpretato da Amanda Sandrelli. Questa volta, per «Memorie del boia», tratto da un racconto di Balzac, ( spettacolo che sarà in prima nazionale al teatro di Rifredi da venerdì prossimo) il giovane regista e drammaturgo fiorentino, ha voluto come protagonista un attore toscano di talento come Amerigo Fontani.
La stagione prosegue l’8 dicembre con un affascinante tuffo nella musica e nella vita tormentata della cantante americana Janis Joplin con una serie di filmati e un progetto teatrale di Elena Pugliese «A woman left alone» dedicato alla breve vita della Joplin morta a soli 28 anni.
E ancora l’8 gennaio la coppia Rosaria Lo Russo (nella foto) giovane poetessa, e il chitarrista Daniele Trambusti per una serata di musica e poesia. Ma i pezzi forti della stagione arrivano soprattutto nella seconda parte della stagione, da gennaio a aprile, con un’altra produzione firmata Teatro delle donne: «Congelata», storia singolare e amara di una donna che vive completamente separata dal mondo e comunica solo con il telefono.
«Una storia che esce dall’ordinario, come molte altre storie di donne che raccontiamo nella nostra stagione — dice ancora Maria Cristina Ghelli — donne complesse, sfaccettate, che un po’ ci assomigliano».
Così ecco, accanto a Congelata che debutterà ad aprile, ecco la storia di Molly Bloom, il famoso personaggio dell’Ulisse di Joyce, il 22 gennaio, nella rilettura di Stefania Stefanin e poi ancora il surreale Windy racconta di Lars Gustafsson con la bravissima Alessandra Bedino diretta da Maria Cassi il 19 febbraio e la dolente Anna Cappelli dello scomparso Annibale Ruccello il 12 febbraio interpretato da Alessandra Frabetti e Marianella Manicardi. Ma a marzo c’è anche spazio per la danza con Alchimia DDD di Marinella Salerno.
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